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Aiutare gli Indaco

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10 luglio 2003

Da Magda:

Ecco la risposta del Gruppo alla terza domanda, tratta, come la precedente,  dall'ultimo libro di Steve Rother "Welcome Home". 

La  domanda è stata rivolta al Gruppo in occasione del Seminario, tenutosi a Syracuse (New York) l'11 Marzo 2001.
Traduzione di Magda Cermelli
 
Domanda: "C'è un modo con cui noi guaritori ed educatori possiamo aiutare i Bambini Indaco nel loro compito?"
 
Risposta:
Ascoltate queste tre parole. Sono molto importanti. E' la vibrazione di queste tre parole che stiamo per pronunciare per mezzo del  Custode (Steve)  ad essere della massima importanza:
 
Sì. Sì. Sì.
Siete voi  educatori i primi a far posto agli Indaco. Sfidateli. Non temete se sono più in gamba di voi. Per quanto possa essere difficile per voi insegnanti, aspettatevi ed incoraggiateli a superare i vostri stessi limiti  e sappiate che questo rappresenta la misura del vostro successo. Non cercate di costringerli nel piccolo contenitore che porta il loro nome.  Guardate invece fin dove possono arrivare. Aprite la porta. Sfidateli. Sfidateli ad essere migliori dei loro predecessori. Fatelo come se fosse un gioco, perché essi amano giocare.

Capite che è naturale per gli umani resistere al cambiamento.  Tuttavia gli Indaco sono entrati con una predisposizione al cambiamento. Ecco perché all'inizio possono sembrare bambini problematici o piantagrane. Essi stanno incominciando a cambiare ciò che voi avete già.   Naturalmente voi  guardate gli aspetti negativi di questo cambiamento. Guardate  le difficoltà che si incontrano se non vengono messi alla prova e si annoiano. Quando si annoiano, possono diventare frustrati e possono essere distruttivi. Se esprimono quella frustrazione all'esterno,  voi vedete questo come un comportamento distruttivo. Se è trattenuta all'interno,  si può manifestare come comportamento auto-distruttivo e questa è una situazione molto penosa per voi. Quando questo accade, è necessario perdonare se stessi. Voi la prendete sul personale, tuttavia avete mai considerato che a volte nessuno è colpevole?  Avete mai considerato che ci sono volte in cui le cose "brutte" accadono senza motivo, e che è soltanto dopo molti anni che capite che la cosa "brutta" era in realtà un contratto conclusosi con successo? Dimenticate e partecipate nuovamente al Gioco. Fate in modo che il Gioco sia divertente per voi ed i bambini svelti seguiranno la vostra guida. Guidateli con l'esempio, permettendovi di fare errori con dolcezza, e così facendo darete loro il permesso di fare altrettanto. Fate posto affinché questo accada senza pressione e soprattutto godetevi il Gioco

Alcune volte avete diagnosticato ai vostri bambini quelli che voi chiamate "disordini" perché non rientrano nei parametri che avete stabilito per loro in precedenza. Non è un fenomeno interessante che adesso che avete le parole per descrivere questi disordini ci siano improvvisamente così tanti bambini che si adattano alla descrizione? Siate comunque consapevoli che quello che state facendo è rallentare una mente dinamica soltanto per adattarla al vostro concetto di docilità.  Tuttavia, non tutte le diagnosi sono sbagliate, anche se presto vi renderete conto che moltissime di loro lo sono. Fate posto alla mente che si muove più rapidamente. Capite che anche questo rappresenta una forma di cambiamento, e se pensate che gli umani resistano al cambiamento, aspettate di vedere come reagiranno le vostre istituzioni! Dal momento che sono gli umani a creare le istituzioni, vi chiediamo di incominciare ad esaminare i vostri cuori. Incominciate a fare domande. Rivolgete domande ai vostri amici educatori. Domandate ai vostri amici, perché insieme potreste trovare le risposte che cercate. Ed insieme sperimenterete e troverete i modi per cambiare le vostre istituzioni. E se pensate che questo sia interessante, aspettate di vedere questi bambini colpire la vostra forza lavoro ed i vostri governi. Perché quello sarà il passo successivo che devono fare.
Non pensate di doverli segregare o identificare. Non è necessario. Non pensate che tutti debbano frequentare scuole speciali, perché in effetti molti hanno contratti specifici che riguardano i  sistemi della vostra scuola pubblica. Tipicamente, un Bambino Indaco avrà difficoltà in un settore, come per esempio gli studi accademici, o con i lavori sociali, ma di solito non con entrambi.  Tuttavia questi settori possono riguardare in modo specifico  il loro contratto. Naturalmente, voi li  guardate con la vostra natura umana e dite:"Che cosa ho sbagliato come genitore? Come posso aiutarli?" Forse non c'è niente di sbagliato. Forse questo è quello che sono venuti a fare. Allora che cosa potete fare? Sosteneteli. Amateli più che potete ma lasciate loro la responsabilità delle loro decisioni e delle loro azioni, perché questa è la vera acquisizione di potere. Non assumetevene il peso per far loro posto, perché questo significa creare una situazione di dipendenza ed i Bambini Indaco non amano essere dipendenti.
Sappiate che siete sul sentiero, perché se non ci foste non fareste queste domande. Sappiate che state facendo la differenza.

 

Trattatevi con rispetto reciproco, imparate gli uni dagli altri e giocate bene insieme.
Il Gruppo
 

Da: Steve Rother & The Group "Welcome Home" Lightworker Publishers