Lightworker.it 
 per diffondere la luce, insieme 
 
 

Riconoscere un Bambino Indaco

25 maggio 2005 

 

 

 

 

Da Magda:

Quello dei Bambini Indaco è un argomento che suscita molta curiosità ed interesse, ma purtroppo anche molta confusione. La domanda che più spesso viene rivolta è: "Come riconoscere un Bambino Indaco?". Con questo articolo, il primo della serie, proveremo a fare un po' di chiarezza.

Le leggere differenze esistenti tra gli Indaco e gli altri bambini possono essere notate soltanto da un osservatore attento e consapevole. Ne consegue che le persone che più facilmente sono in grado di riconoscerli  sono quelle a più  stretto contatto con loro. 

Lee Carroll e Jan Tober sono stati i primi a trattare l'argomento ed il loro libro "I bambini Indaco" è stato tradotto in molte lingue. Dalle loro ricerche e  dalle interviste fatte a genitori, educatori, psicologi, medici, ecc. è emerso che la nascita di queste creature speciali, che vengono al mondo con attributi psicologici mai documentati prima, non è soltanto un fenomeno americano ma mondiale.  Genitori ed educatori in ogni parte del mondo vivono le stesse esperienze ed incontrano  le stesse difficoltà nell'educazione di questi bambini, che sembrano andare oltre le comuni barriere culturali.

Il fenomeno è talmente esteso e sentito, soprattutto all'estero, che alcune  scuole, come la  Montessori, la  Waldorf e la nuova Rainbow Kids Integral School, fondata nel Settembre 2002 in San Diego (California), hanno modificato i loro  programmi educativi per adattarli alle particolari esigenze di questi nuovi bambini, per valorizzarne le doti e stimolare la loro naturale creatività. 

Questi bambini "speciali" hanno una vibrazione  energetica ed una forza vitale più elevate rispetto a quelle degli altri bambini ma hanno anche una maggiore difficoltà a rapportarsi alla realtà.  Difficilmente si lasciano coinvolgere a livello emotivo ma sono profondamente toccati  dalle dimostrazioni d'affetto in quanto questo è il loro modo d'essere. 

E' possibile che un piccolo Indaco resti imperturbabile quando un genitore lo sgrida, continuando a giocare come se nulla fosse, mentre non è insolito che i più grandicelli si rivolgano all'adulto arrabbiato dicendogli con fare disarmante:"Ti voglio tanto bene!". Istintivamente essi cercano la pace e l'armonia e parte del loro compito è proprio quello di aiutare noi adulti a superare i  nostri condizionamenti e a sciogliere i nostri blocchi emotivi. 

Essi sono giunti tra noi con uno scopo ben preciso di cui sono pienamente consapevoli. Parlano spesso di angeli o di vite su altri pianeti e possono preferire la compagnia di amici "immaginari" a quella dei bambini della loro età. Amano stare con gli adulti ed interagire con loro ed hanno sempre bisogno  di nuovi stimoli. Sanno esattamente ciò che vogliono e sanno come ottenerlo. Non è facile far cambiare loro idea, a meno che non si riesca a convincerli con solide argomentazioni. Reagiscono d'intuito alle situazioni familiari e pretendono di essere trattati alla pari, con amore e rispetto. 

Come tutti i bambini, anche gli Indaco sono unici e diversi gli uni dagli altri.  La prima a fare una suddivisione in base alle loro caratteristiche e personalità è stata quella che potremmo definire "la mamma degli Indaco", Nancy Ann Tappe, scrittrice, sensitiva e terapeuta, che ne ha riconosciuto quattro principali tipologie e cioè: l'umanista, il progettista, l'artista, l'interdimensionalista.*

Con i tempi  in rapida evoluzione, è importante che genitori, educatori e terapeuti del terzo millennio  prendano consapevolezza di questo fenomeno e del delicato compito che li attende. I Bambini Indaco sono il nostro futuro e la nostra speranza, sono anime evolute che si sono assunte un grande difficile compito, smantellare le vecchie strutture e ri-creare Casa da questa parte del velo... Aiutiamoli dando loro tutta la nostra comprensione, il nostro amore, il nostro rispetto!

"Indigo", un film per conoscerli meglio

Con queste premesse, era inevitabile che qualcuno prima o poi pensasse di produrre  un film  sull'argomento, per far conoscere quello che sta avvenendo a livello mondiale ed aiutare educatori e  genitori disorientati a comprendere le ragioni del comportamento "anomalo" dei loro bambini. 

Ci hanno pensato James Twyman, cantautore e scrittore di successo, Neale Donald Walsch, attore cinematografico e televisivo e scrittore di fama internazionale, conosciuto soprattutto per le sue "Conversazioni con Dio"   e  Stephen Simon, produttore di film mistici ed autore dei Messaggi Mistici per il cinema "La forza è con te". Insieme, James, Neale e Stephen hanno deciso di produrre un film, Indigo, le cui riprese, iniziate nell'agosto 2003, sono state fatte nell'Oregon, dove risiedono. James e Donald hanno scritto il copione: James ha diretto il film e Donald ha interpretato il ruolo principale. Stephen ne è stato  il produttore.  

Indigo parla della solitudine, della redenzione e dei  poteri di guarigione della nuova generazione di bambini spirituali,  conosciuti come Indaco, che vengono al mondo oggi. Anche se la storia è fittizia, le emozioni e le azioni del film rispecchiano le dinamiche spirituali della vita odierna. Il fulcro drammatico del film è la relazione che si instaura tra un uomo, la cui famiglia e la cui vita sono state distrutte da un errore fatale, e la sua nipotina di dieci anni, con la quale fugge per proteggerla dal rischio di un rapimento. Durante la fuga, egli scopre le potenti doti psichiche della sua nipotina, doti che cambiano per sempre la sua vita e la vita di tutti quelli che la bimba incontra.

Il film è uscito nel gennaio 2004 ed ha subito avuto un grande consenso di critica e di pubblico. Un giornale ha scritto: "Un film indipendente con un budget modesto ha scioccato Hollywood diventando uno dei film più visti in America". E' stato proiettato in tutti gli Stati Uniti e, due anni dopo la sua uscita, ne è stata fatta una versione teatrale di grande successo. Il film è disponibile anche in DVD.

Il cinema spirituale è uno dei più potenti mezzi di diffusione per questi importanti messaggi di pace nel mondo ed è per questo motivo che James Twyman e Stephen Simon hanno deciso di girare un nuovo film, un documentario sui Bambini Indaco e Cristallo, che s'intitolerà "Un Bambino chiamato Indaco".  L'obiettivo di questo documentario, nato dalla necessità di uno studio interiore profondo dei nuovi bambini,  è di portare alla luce le difficoltà che questi  bambini, adolescenti e giovani adulti dagli incredibili talenti  incontrano a causa della generale disinformazione e dei sistemi educativi tradizionali. 

Per promuovere questo nuovo documentario  e sensibilizzare quante più persone possibili, si è pensato di far viaggiare un autobus con le parole "Possa la Pace prevalere sulla Terra" scritte su entrambe le fiancate. Questo autobus percorrerà gli Stati Uniti e coprirà migliaia di miglia per incontrare ed interagire con alcuni dei più potenti Bambini Indaco del paese,  i nuovi ed ispirati maestri spirituali del terzo millennio. Due degli Indaco più anziani guideranno il viaggio che comprenderà l'Oregon, lo Utah, il Colorado, il Nuovo Messico, l'Arizona e la California. Il film  uscirà l'anno prossimo, in occasione della Giornata Mondiale degli Indaco (29/30 gennaio 2006).

 

Per saperne di più sui film: www.emissaryoflight.com 

 

* Nel prossimo articolo: Le principali caratteristiche delle quattro tipologie Indaco.

Nota: Se desiderate approfondire l'argomento vi suggeriamo di  leggere, se ancora non l'avete fatto, il seguente articolo "Bambini e Adulti Indaco e Cristallo", nella Sezione "Bambini  Indaco". Buona lettura!  cliccare qui

 

Questo  Messaggio di Luce, come  tutti gli altri che trovate in questo sito, è stato gratuitamente tradotto e viene gratuitamente offerto, con spirito d'amore e condivisione. 

Porteremo avanti il nostro impegno con la passione e la dedizione di sempre e oggi  voi potete darci una mano sostenendo il nostro lavoro/missione di  "diffusione della Luce"  con una donazione.  

Grazie per il vostro apprezzamento,  il vostro affetto, il vostro sostegno!

Insieme, possiamo davvero fare la differenza sul Pianeta Terra!