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Un'Indaco di nome Angela

23 ottobre 2005

 

Da Magda:  

Ecco una bella testimonianza che l'amica Paola, una giovane Indaco-Cristallo, madre felice di una dolcissima bimba Indaco, desidera condividere con tutti noi. Mentre ringrazio Paola per la simpatia con cui ci segue, vorrei contemporaneamente invitare altri genitori o giovani Indaco a seguire il suo esempio e a raccontarci la loro esperienza. 

Ritengo che lo scambio di informazioni su un argomento così delicato sia molto importante, perché soltanto imparando a conoscere queste creature speciali,  prendendo consapevolezza delle loro difficoltà e valorizzandone le potenzialità possiamo aiutarle nel difficile compito che si sono assunte, portare alla luce un mondo nuovo, fondato sull'Amore. 

Se volete contribuire a creare una sezione riservata alle vostre storie, scrivetemi paramar@lightworker.it. Insieme, mano nella mano, possiamo fare la differenza! Grazie per l'aiuto che ci date nel diffondere la Luce!

Magda

Una  Mamma Indaco racconta....

Ciao Magda, è da quando avete aperto il sito in italiano che vi seguo, l'ho trovato... come dire... "per caso".

Volevo sapere chi eravate, ho avuto un po' di resistenza a contattarvi, sono molto diffidente nei confronti di un certo tipo di mondo "esoterico" che si è creato in modo malsano e onestamente mi viene anche qualche reazione allergica all'udire o leggere la parola New Age. Spesso maschera solitudini, dolori e profonde insicurezze che alimentano il business di qualche lungimirante. Ma sono una persona che ama evolversi e considerare il mondo nella sua interezza senza chiudere nessuna porta senza prima  averci sbirciato dentro. Ho sempre pensato - fin da bambina - che il mondo si può cambiare, se ci assumiamo la responsabilità di considerarci i mattoni con cui si costruisce il mondo.

Ho vagato per molti anni, credo di aver perso la connessione con me stessa da molto piccola. Ero una bambina speciale, troppo adulta per stare in un corpo così piccolo. Ma me lo sono dimenticato di quanto ero grande, anche se da qualche parte quella consapevolezza era molto presente. Così da un lato mi dava forza, dall’altro mi ha fatto molto soffrire perché mi sono sempre sentita molto  “diversa” dagli altri. Incompresa, è la parola giusta - e certo non per volontà dei miei genitori che mi hanno educata nel migliore dei modi. Poi, verso i vent’anni, qualcosa si è risvegliato dentro di me. Da lì ho ricominciato ad aprirmi, a seguire i segni. Con un po’ di difficoltà perché la strada non sempre è stata netta e pulita, mi sono spesso auto-depistata in questo viaggio intrapreso in solitaria: quando ci si trova da soli a pensarla in un certo modo, si rischia di farsi influenzare dalla realtà “oggettiva” degli altri e a lasciar perdere la propria strada.

Oggi ho trentacinque anni e finalmente sto rimettendo insieme i pezzi. Quella che io credevo insoddisfazione e irrequietudine, ipersensibilità e inadeguatezza, non era altro che la mia voce che mi ricordava chi ero. Poteva sembrare una depressione vista da fuori, anch’io l’ho pensato quando non sapevo più che pensare e mi facevo influenzare dalla ragione altrui, ma in realtà non ne ho mai sofferto, sono sempre stata una persona lucida e profondamente equilibrata di fondo. Tant’è che oggi sono serenamente io, senza ferite o strascichi o cose strane. Anzi, è grazie a quella strana “irrequietudine” che ogni volta che mi sono voltata dall'altra parte (e sono state tante le volte in cui sono fuggita da me stessa) sono stata rimessa sulla mia via.

Insomma, mi sono risvegliata. Quando finalmente ho riaperto gli occhi, ho visto il mondo per quello che è: una meravigliosa centrale elettrica.

L'energia... sono rientrata in contatto, mi ci sono curata e oggi sono una studentessa di Pranic Healing che cura sé e gli altri con risultati evidenti. Non uso la parola sorprendenti perché trovo che sia così profondamente naturale che sia inopportuno sorprendersi o stupirsi. Quando sono rientrata in contatto con l'energia mi sono seduta e ho pronunciato la frase "Finalmente sono tornata a Casa!". Capirai perché ho amato fin da subito il vostro sito.

Ho letto la sezione Chi Siamo, avrei potuto scriverla io. Ho letto molto del sito, non tutto. E anche se all'inizio ero assai diffidente, ho messo insieme i pezzi di un enorme puzzle iniziato 35 anni fa.  Ora sono sulla strada della crescita, della consapevolezza e dell'evoluzione insieme a molte persone. Non faccio altro che incontrare persone che condividono questa visione del mondo e da un certo punto di vista inizio a sentirmi finalmente normale, adeguata. Ho capito di essere, come tutti d'altronde, un'abile guaritrice (con tanto metodo e poco spettacolo) e ho anche scoperto di essere un efficace "ponte di energia". Ovvero catalizzo e potenzio l'energia dei gruppi. Ne avevo la sensazione ma in una recente meditazione mi sono proprio vista con un arco di energia che passava dai miei piedi alla testa e si diffondeva al gruppo. Credo di funzionare come una sorta di cristallo, suppongo il cristallo di rocca, il mio amato e preferito.

Ho sognato di essere una "addetta alle connessioni", una sorta di omino Telecom che viene a metterti la spina del telefono in casa. Ho rivisto tutte le persone che ho messo in connessione (senza saperlo), fin da bambina. Compagni di scuola, fidanzati, amici, sconosciuti... Insomma, ecco perché ti scrivo. Per ringraziarvi di esserci, per mettermi a disposizione e, perché no, per incontrare altre persone come me.

Come avrai capito, sono un'ex bambina indaco divenuta un'adulta cristallo. Per altro passando attraverso una fase di transizione piuttosto intensa, iniziata verso il principio del 1999, in cui oltre a soffrire di un forte fischio all’orecchio sinistro, ho sofferto di insonnia (per una come me che non ha mai perso un minuto di sonno nella vita è stato stranissimo) con un permanente risveglio alle 3 e 30 in punto tutte le notti. Grandi sconvolgimenti interiori e di conseguenza esteriori hanno caratterizzato quel periodo durato qualche mese nel suo apice, in cui sono ricorsa al supporto di una psicologa che in capo a pochi mesi mi ha detto che non avevo bisogno di lei. E lo sapevo. Io pensavo che fosse la mia sensibilità che mi stava travolgendo, e in un certo senso era così, ma più correttamente era il mio corpo energetico che stava cambiando, mi stavo ricablando per una maggiore potenza energetica, e la mia coscienza si stava espandendo ad altri livelli che intanto si stavano mescolando. Inconsapevolmente stavo facendo una transizione. L'ho capito tardi, ma l'ho capito. E ne sono molto felice.

Oggi, oltre a fare il mio lavoro come lo definisco io “da vecchio mondo”, ho dei progetti in cui tu e tutti voi potreste essermi d'aiuto, tra cui aprire un asilo nido per tutti questi nuovi bambini (e soprattutto per i loro genitori), che hanno bisogno di essere accolti in un luogo che non gli sia ostile. E' il mio sogno. Lo realizzerò.

Bambini… la mia pancia ha avuto l’onore di essere stata scelta per ospitare una creatura deliziosa, mia figlia Angela di due anni e mezzo. Vede le energie. La sera che è uscita aveva gli occhi spalancati. E' stata messa sul mio petto e ha alzato lo sguardo: i suoi occhi (e a questo punto direi le sue parole mentali) mi hanno detto "Ciao".

La sera che l'ho concepita l'ho sentita arrivare. Il mattino dopo ne ho avuto la certezza. Ho fatto il test di gravidanza, per scrupolo, al 21esimo giorno. Non la cercavamo, è arrivata "per caso" in condizioni che la ginecologa ha ritenuto improbabili. Avevo avuto il ciclo da otto giorni. Angela è nata grande. A un mese non solo sorrideva, rideva. A sei mesi stava in piedi, a un anno camminava. Ai tempi di oggi è normale, sono tutti nati grandi e sorridenti questi bambini.

Fa molta distinzione fra chi le piace e chi no. Se ama qualcuno lo cerca, sennò rifiuta il contatto. E’ una bambina socievole e cerca sempre le amicizie a due o nei piccolissimi gruppi, dove può scegliere chi ne fa parte. Ma nei grandi gruppi non riesce a integrarsi, quando ne è in mezzo si isola (anche io sono così e lo sono sempre stata), è come se fosse “stordita”. La capisco, prima di imparare a gestire le energie, io non riuscivo neanche ad andare a fare la spesa al supermercato. Ipermercati e grandi luoghi pieni di persone al chiuso erano per me deleteri. Perciò capisco la sua sensazione, un effetto “party” che stordisce e svuota. Numeri minori di persone le permettono forse di capire con chi relazionarsi e chi no, perché la sua “pelle” è ancora molto sottile e risente delle energie altrui. Ecco perché all'asilo tende a stare da sola e a fare i giochi che dice lei.

E' una bambina sorridente ma spesso cade in una sorta di trance, in cui si assenta e si mette il pollice in bocca. Nulla la può distogliere, poi quando torna, sorride e gioca serenamente. Lo sguardo le cambia e va altrove. Io non la disturbo, le lascio fare il suo spostamento, poi le chiedo cosa ha pensato e non mi risponde mai.

La sera prima di andare a letto mi dice delle cose. Quando le dice in un certo modo e con un certo tono, sono delle specie di predizioni. Una volta mi ha anticipato che un amico avrebbe avuto un incidente in moto. Un'altra, ha previsto il terremoto. Certo non sono asserzioni con giorno, data e ora, ma per esempio per il terremoto diceva: “La casa è brutta, perché cade in testa a mamma, a papà e a Angela”. Siccome abitiamo vicino ad un piccolo aeroporto ho pensato (condizionata da paure ben inculcate) che ci cadeva un piccolo aereo sulla testa, visto che siamo all’ultimo piano. E le chiedevo se ci facevamo male.  E lei: “Noooo, mamma.” Come per dire, che sciocchezza. Questo per tre giorni di seguito. Poi dopo qualche giorno di silenzio è arrivata la scossa sismica, niente di importante, solo qualche libro caduto. E io, benché la scossa mi abbia fatto per qualche secondo preoccupare, sono rimasta tranquilla, perché mia figlia mi aveva detto che non ci facevamo male.

Qualche tempo fa aveva paura delle forme di energia che vedeva, adesso no. Sono ricorsa a un fiore di Bach specifico per aiutarla a rassicurarsi su questo genere di incontri e si è subito rasserenata. Per esempio mi diceva che un bimbo andava a svegliarla perché voleva me, e lei ne era spaventata. Ma adesso non c'è più. Un giorno mi ha indicato una sua amica e mi ha detto: ”Mamma la vedi?” Io le chiedo se ci sono i suoi amici intorno a lei, ogni tanto mi risponde e mi indica dove. Spesso, la maggior parte delle volte, mi ignora o risponde di no.

Una domenica mattina ero coinvolta molto silenziosamente in un pensiero profondo su suo padre, mi rigirava nella testa e non riuscivo a liberarmene. Questo pensiero accresceva il mio silenzio e mi allontanava dagli altri. Lei mi si è avvicinata e mi ha detto: “Mamma, tu stai bene, è papà che non sta bene.” Ha risposto esattamente alla domanda che mi stava trapanando il cervello e della quale non l’avevo chiaramente resa partecipe, almeno non verbalmente.

La sera che sono tornata molto felice dal mio primo seminario di Pranic Healing, sono andata a salutarla nel lettino, lei mi ha guardata e mi ha detto: “Mamma, tu hai le palle luminose negli occhi.” E mi indicava gli occhi nel buio.

Un ultimo esempio: un giorno ero in difficoltà perché avevo pochissimo tempo per fare troppe cose tutte importanti e tutte insieme e mi sono arrabbiata con tutti per quello che non riuscivo a fare. Mia figlia si è avvicinata e con tono severo mi ha detto: “Mamma!” Poi cambiando tono e diventando dolcissima, mi ha guardata e mi ha detto: “Non devi avere paura.”  Sono rimasta senza parole.  L'ho abbracciata e le ho risposto: "Hai ragione".  Noi andiamo in panico per delle sciocchezze semplicemente perché abbiamo paura di non farcela. Mia figlia mi ha ricordato che la paura uccide non solo i sentimenti, ma anche la vita ed impedisce la nostra piena realizzazione.

Che dire, non sono molti gli eventi "particolari" legati a mia figlia, non è un fenomeno e non voglio nemmeno che lo diventi. La cosa importante che vorrei è che non dimenticasse chi è, e spero di poterla aiutare in questo. Farò il possibile affinché sappia sempre riconoscere se stessa e sappia orientarsi verso dove c'è amore. Angela è speciale come tutti i bambini: questo modo di essere, questa cristallinità non la voglio attribuire solo a mia figlia, perché è proprio la caratteristica di tutte queste meravigliose creature, quella che poi si opacizza e si sporca con i grigi naturali della vita. Sta a noi genitori aiutarli a crescere nella loro trasparenza, facendo sì che diventino forti, saldi e restino incredibilmente puri. La loro potenza può essere la vera forza di una nuova umanità, composta da persone preziose, dei veri diamanti. Per il bene di tutti noi.

Anche e non solo per questo amo mia figlia. Con una grande gioia nel cuore.

Cara Magda, ti abbraccio. Che il tuo tempo sia sempre pieno di vita.

Paola

 

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